giovedì 30 maggio 2019

La bella 'mbriana, lo spirito buono della casa.



Una delle figure più nominate del folclore italiano è sicuramente il "munaciello", o "monaciello" (ma ha davvero moltissimi nomi a seconda della zona e della regione), uno spiritello burlone della casa che se prende in simpatia chi ci vive lascia monete e soldi nascosti negli angoli del'abitazione e se diventa ostico può nascondere oggetti, romp...ere piatti e altre stoviglie e fare scherzi di cattivo gusto.
Nel napoletano però sono presenti altre figure leggendarie, ma tra tutte forse la più importante è la "Bella 'Mbriana", uno spirito benevolo domestico che tutti a Napoli conoscono. Raffigurata come lo spirito di una massaia, la Bella 'Mbriana è la protettrice della casa e leggende vogliono che per ingraziarsela basta semplicemente portare rispetto per la propria abitazione e salutarla quando si esce o si rientra.
Oggi non si usa più, ma i nostri nonni erano soliti salutare la Signora all’ingresso con le parole "Buonasera 'Bella 'Mbriana" e in cambio ottenevano protezione per le loro cose, benessere e salute per chi abitava la loro casa. Sempre per essere gentili con lei erano soliti lasciare sempre una sedia libera in casa affinché la donna potesse sedersi per riposare; al contrario, se queste usanze venivano meno, lo spirito poteva andarsene a causa della mancata ospitalità. Anche l'ordine e l'educazione era un motivo di vanto per quella che potremmo definire la "vera padrona di casa": persone ordinate, miti, sorridenti e gentili erano spesso ricompensate ritrovando sempre gli oggetti che perdevano, con il benessere degli animali domestici e una sensazione di benessere ogni volta che si sedevano su una sedia o una poltrona.
La leggenda della Bella 'Mbriana ha radici molto antiche, che si perdono nei secoli. Il nome deriva da Meridiana, una principessa molto bella che, innamoratasi di un bellissimo uomo dell'alta aristocrazia, ebbe notizia della sua morte in una sanguinosa battaglia per difendere i confini dagli invasori. Non riuscendo a convincersi della morte del suo amato, la ragazza iniziò a vagare per le vie di Napoli bussando ad ogni casa alla ricerca del suo amore, che lei credeva ferito e accolto in una di esse. Il tempo passò e lei cadde in una profonda disperazione che pian piano logorò la sua anima trasformandola in un'ombra, un fantasma vagante nei vicoli della città alla ricerca di qualcuno che non avrebbe mai trovato. Il Re, suo padre, non sapendo come fare per aiutare l'anima inquieta della figlia, decise di ricompensare tutti coloro che, vedendo un'ombra anomala per i vicoli, aprissero le loro porte accogliendola.
Ecco quindi che la Bella 'Mbriana assunse l'identità di uno spirito benevolo che ringraziava chi l'accoglieva con piccoli gesti apparentemente casuali, eppure sempre positivi per chi abitava in quelle abitazioni. Oggi in lacune zone della Campania il suo "culto" è ancora vivo e si crede che nelle case vi sia uno spirito femminile che protegge la famiglia e la casa stessa.
Non è facile descriverne l'aspetto perché lei appare solo per pochi istanti, a volte nel buio dei corridoi, a volte scostando una tenda o aprendo una porta appoggiata. Reste quasi sempre invisibile, ma sa si percepirebbe da qualche riflesso anomalo, dai brividi che a volte ci corrono lungo la schiena, da quelle forme indistinte che a volte vediamo con al coda dell'occhio.
Sempre la leggenda vuole che se la si riuscisse a vedere per qualche attimo, lei si tramuterebbe in farfalla o in un geco, una lucertola che nelle sere d'estate dà la caccia agli insetti vicino alle lampade e che tutti a Napoli rispettano e ritengono che porti buona fortuna; perché chissà, forse è lei, la Bella 'Mbriana, che sotto la luce ci osserva e ci ascolta, perfino quando siamo assorti nei nostri pensieri prima di andare a dormire.
Questa figura è davvero famosissima, tanto che il cognome Imbriani, molto diffuso in Meridione, è proprio nato dalle leggende su di essa; anche Pino Daniele nel suo singolo del 1982 ha voluto omaggiarla addirittura dando come titolo al suo album "Bella 'Mbriana".
La Bella 'Mbriana sempre secondo le leggende locali, è anche piuttosto suscettibile: mai parlarne mai male o lamentarsi quando le cose in casa vanno male e soprattutto mai progettare traslochi ad alta voce perchè rischiereste di scatenare la sua ira che per ripicca potrebbe rivalersi sulla morte di un vostro caro.
Un famoso proverbio recita:
«Casa accunciata, morte apparecchiata»
(casa ristrutturata, morte preparata… in agguato).
Al giorno il progresso, la frenesia sociale, lo stare sempre meno in casa e occuparsene sempre più superficialmente sta facendo scomparire non solo le leggende, ma anche la figura della Signora della casa e gli anziani dicono che ella si manifesti sempre più raramente perché infastidita e impaurita dalla frenesia della vita moderna in cui armonia e serenità familiare sono ormai un lontano ricordo.

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