lunedì 16 maggio 2022
Sati, il crudele rogo delle vedove indiane bruciate vive
Il villaggio dell’apocalisse in Messico
Tra i tanti effetti della “profezia dei Maya” ce ne è anche uno che sta incuriosendo tutto il mondo ed ha un’origine italiana: il villaggio dell’apocalisse.
sabato 7 maggio 2022
Fantasmi e ultrasuoni
Donne yoruba
Cuori di gallo nella grappa, spiriti malvagi e tagli sulla pelle. Sono alcuni dei riti usati dai trafficanti di esseri umani nigeriani per soggiogare psicologicamente le loro vittime.
Il grande rispetto che hanno per queste tradizioni le donne Yoruba - che vivono principalmente nello stato di Edo, nel sud-ovest della Nigeria - fornisce ai trafficanti uno strumento di controllo ideale. "La forte fede che hanno negli spiriti e il desiderio di uscire dalla povertà e migliorare la propria condizione sociale sono gli ingredienti che costituiscono un terreno molto fertile per il proliferare della tratta di esseri umani e della riduzione in schiavitù,"La piazzola cosparsa di preservativi dove Rita aspetta i clienti è molto distante da quell'Europa che immaginava cinque anni prima, quando i trafficanti la avvicinarono ad Edo (uno degli stati nigeriani). «Ero molto felice di andare in Europa per dar da mangiare alla mia famiglia», spiega Rita, 27 anni. «Non sapevo che sarebbe stato così». Lei ora dorme con circa 10 uomini al giorno, sette giorni a settimana, per 20 euro alla volta. Deve lavorare anche quando è malata, quando ha le mestruazioni, anche se è stata picchiata in passato. Rita dice di non avere scelta se non quella di continuare a lavorare. Prima di partire dalla Nigeria, fece un giuramento di fedeltà ai suoi trafficanti in un rituale religioso tradizionale. Promise di restituire il costo del suo trasporto in Europa offrendo la sua anima come garanzia. Quando è arrivata in Italia, era debitrice verso i suoi trafficanti di 50.000 euro, ai quali si aggiungevano 300 euro mensili come “affitto” per il diritto di stare sulla strada. «Non posso scappare da questo a meno che non paghi», dice. «Gli africani hanno incantesimi così forti da poter distruggere qualcuno in un batter d'occhio». I trafficanti di esseri umani nigeriani usano la magia nera per intrappolare migliaia di donne come Rita in una vita da schiave del sesso in Europa. Le bande dell'Europa dell'Est usano la violenza per costringere le donne che trasportano, ma le catene usate dalle “madame” a capo del traffico proveniente dalla Nigeria non richiede muscoli – loro hanno il juju dalla loro parte. É un modo per ritualizzare le estorsioni che permette alle donne nigeriane di essere sia carnefici che vittime dello sfruttamento. Un antico rituale africanoPoco si sa in merito alle origini del juju – una tradizione dell'Africa occidentale che rcomprende una serie di rituali ed entità sovrannaturali partendo da aure, spiriti e fantasmi per arrivare alla credenza che gli oggetti possano avere proprietà magicheNon è raro per i nigeriani di ogni estrazione sociale portare amuleti per allontanare spiriti maligni e sfortuna. Ma si crede anche che il potere del juju possa essere convocato ed usato solo da uno stregone. Contrariamente alla credenza popolare, juju non ha alcuna relazione con i rituali voodoo.I credenti affermano che lo juju può essere usato per “buoni” propositi come curare i malanni, ma lo juju “cattivo” può anche essere usato per infliggere una serie di disgrazie, come la pazzia, malattie o la morte. Calameonti essiccati e polli sono spesso usati durante i rituali.
Donne Ainu
All’inizio del periodo fertile, alla ragazza Ainu venivano tatuate le labbra ed il dorso delle mani: con pietre affilate o piccole lame si incideva e si alzava la pelle che veniva energicamente frizionata con le ceneri coloranti della betulla. Il tatuaggio veniva ripetuto quando la donna raggiungeva il quarantesimo anno di età: si riteneva propiziatorio contro le irregolarità mestruali, la sterilità delle giovani, la salute fisica e psicologica delle donne adulte.
Un mistero diffuso in tutto il mondo: I Bambini dagli occhi neri
Si tratta di una fenomeno che ha una diffusione mondiale, dai paesi più industrializzati a i più poveri del terzo mondo provengono testimonianze sul loro avvistamento. La descrizione che ne viene fatta è sempre la stessa a prescindere dalle varie culture di origine; sono dei bambini di età compresa tra i 10 ed i 12 anni, hanno un pallore cadaverico gli occhi completamente neri senza la distinzione dell’iride e sono abbigliati in modo estremamente povero e strano, compaiono nella notte e girano per le città osservando attraverso le finestre gli abitanti, quasi a volerci studiare. Raramente entrano in contatto con le persone ma esistono anche dei casi inquietanti che raccontano tale circostanza… Quando hanno un contatto chiedono un passaggio oppure di entrare in casa terrorizzando i malcapitati. Ultimamente sembra che tali avvistamenti si siano intensificati ed in particolare abbiamo delle testimonianze nel sud Italia e precisamente un caso a Reggio Calabria ed uno a Messina, in entrambi i casi i bambini hanno cercato un contatto con delle persone del posto. Ciò che queste creature dicono per convincerci a farli entrare in casa è quasi senza senso, quasi come se non padroneggiassero perfettamente la nostra realtà, chiedono di entrare a fare una telefonata, oppure di poter giocare ad un videogame… Sembra quasi che ripetano un copione con poche variabili studiato in precedenza per ingannarci. Quello che è certo è che gli animali li temono, in una maniera esagerata. Nel caso dell’avvistamento di Reggio Calabria il malcapitato era accompagnato da un grosso pitbull che iniziò a ringhiare contro il bambino per poi essere colto da un terrore innaturale che perdurò per giorni. Una cosa è certa, queste creature non sono umane ed è meglio non aver nessun contatto con loro, se vi capitasse non fateli entrare in casa ed evitate di parlarci.
Sant’Antioco: Il cavaliere fantasma di Grutti Acqua
Si dice che nell’intorno del sito di Grutti Acqua gli anziani raccomandassero i giovani di non sostare la notte nei sentieri ed il motivo è presto chiaro. Il signore che mi ha raccontato la storia è stato testimone dei fatti quando una notte durante un’escursione insieme ad alcuni amici ed il padre di uno di loro si accamparono nella zona rocciosa circostante il sito di grutti acqua andando a fermarsi proprio su un sentiero.
lunedì 21 marzo 2022
Gli aborigeni giunsero nella ‘terra dei canguri’ circa 50mila anni fa
sabato 16 maggio 2020
Petra: gli scavi hanno rivelato un nuovo tesoro
I lavori serviranno per scoprire il cortile anteriore del Tesoro, la facciata dell'edificio più iconico della
"città rosa"
