giovedì 31 ottobre 2019

La dea Tlazolteotl, nella mitologia azteca


Di Alessandro Metzger 

La dea Tlazolteotl, nella mitologia azteca, è una dea lunare e dea-madre, rapportata al mais, protettrice della della sessualità, delle relazioni promiscue, degli stregoni (brujos), della fertilità dell’uomo, nonché del parto. Ci sono molte evidenze che questa divinità fosse di origine Tolteca e che solo successivamente sia stata incorporata nel pantheon Azteco a seguito dell’invasione dell’impero Tolteco nel 1200 e.v.
Tlazolteotl veniva definita "mangiatrice di ciò che è impuro, sporco”, ma non in senso materiale, fisico, ma con riferimento ai pensieri, alle idee, alla coscienza. Questo epiteto era sostanzialmente dovuto al fatto che si riteneva che questa dea facesse visita alle persone che, in punto di morte, le confessavano completamente i propri peccati. A questo punto lei procedeva a mangiare questa "sporcizia" (i peccati) permettendo così al loro spirito, purificato e libero dai fardelli, di dirigersi verso un luogo felice.
Iconograficamente, Tlazolteotl è molto interessante perché, come rappresentata in alcuni famosi Codex del 1500, ad esempio il Fejervary Mayerci, appare molto simile alle immagini delle streghe europee rappresentate a cavalcare una scopa. In realtà l’immagine classica di questa dea ce la raffigura su una scopa fatta di foglie di mais mentre tiene stretto con la mano un serpente. La scopa è simbolo della sua capacità di spazzar via lo sporco, le lordure, vale a dire i peccati, mentre il serpente è il simbolo della sessualità. Nel pantheon Maya questa divinità trova un suo parallelo nella dea Ix Hun Ahau.

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