giovedì 2 gennaio 2020

Il mistero del cerchio di pietre di Nabta Playa




Soprannominato “Cerchio del Calendario” o “Cromlech”  pare servisse per osservare e determinare vari aspetti astronomici, tra i quali l’arrivo del solstizio d’estate, il cambio delle stagioni e la durata dei giorni.

Secondo uno studio dell’astronomo Kim Malville e dell’antropologo Fred Wendorf, sei allineamenti megalitici si estendono attraverso il sedimento di Nabta Playa, come i raggi di una ruota, e ognuno si irradia in direzione est dal Cerchio del Calendario. Queste linee coincidono con la posizione nascente di tre stelle preminenti nel periodo compreso tra il 4.800 a.C. e il 3.700 a.C., ovvero: Sirio (la stella più brillante del cielo), Dubhe (la stella più brillante dell’Orsa Maggiore) e le stelle della cintura di Orione. Precisamente, tre di questi allineamenti avevano seguito le tracce della stella Dubhe (dal 4.742 a.C. al 4.199 a.C.) mentre altre due linee la cintura di Orione (dal 4.176 a.C. al 3.786 a.C.).

La Cintura di Orione e Sirio

Una sesta linea aveva seguito le tracce di Sirio attorno al 4.820 a.C.. E’ interessante ricordare che gli antichi Egizi celebravano una cerimonia di allineamento astrale, chiamata “allungamento della corda”, dove il faraone era assistito da una sacerdotessa (che impersonava la dea Seshat, moglie del dio della saggezza e dell’astronomia Thot); assieme verificavano gli assi di piramidi o templi, usando come riferimento le stelle dell’Orsa Maggiore. Gli stessi Egizi osservavano scrupolosamente la levata della cintura di Orione e di Sirio.

Altri studi condotti da Thomas Brophy, un ex astrofisico della NASA, con l’ausilio di immagini satellitari ad alta risoluzione del sito di Nabda Playa, hanno appurato che un allineamento di pietre era stato orientato verso la cintura di Orione addirittura nel 6.270 a.C.. Queste sensazionali foto mostrarono inoltre che un gruppo di misteriose pietre verticali racchiuse all’interno del Cerchio del Calendario, erano la rappresentazione delle tre stelle della cintura di Orione nel 6.270 a.C..

Nabta Playa: un antico calendario?

Qui riscontriamo un’affinità agghiacciante con quanto fatto nella piana di Giza per rappresentare Orione tramite gli allineamenti delle piramidi della IV dinastia.

Questo studio ci induce a pensare che il complesso di Nabda Playa sia il più antico calendario astronomico rinvenuto al mondo, forse precedente a quello di Stonehenge in Inghilterra. Inoltre, è probabile che questo popolo avesse una conoscenza approfondita dell’astronomia e della precessione degli equinozi, maturata dall’osservazione dei moti stellari per un periodo di oltre mille anni.

Esiste un altro fattore importante che accomuna il “popolo delle stelle” al successivo popolo egizio, ovvero l’adorazione della mucca come animale sacro. La mucca sembra associata alle stelle (si vedano gli allineanti dei tumuli) ed in particolar modo a Sirio. Questo simbolismo venne rafforzato in Egitto durante l’età faraonica, dove si venerava la dea mucca celeste Nut, ritenuta la genitrice delle “stelle”, e la dea-mucca Hathor che, in quanto evoluzione della figura di Iside, era anch’essa identificata con la stella Sirio.



di Daniela Bortoluzzi
tratto dal libro Alla ricerca dei Libri di Thot

Rivelazioni proibite e verità scomode. La chiave per decodificare il mistero della Genesi.

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