Non è che sia una novità, la notizia data dal Guardian riguardo al cosiddetto Cheddar Man: ossia l'analisi del genoma di un inglese vissuto diecimila anni fa, il quale aveva la pelle scura e gli occhi blu.
È infatti un dato ormai confermato da anni di studi che tutti noi europei, solo fino a ottomila anni fa, avevamo la pelle scura. Siamo tutti originari dell'Africa (e le ondate dell'Out of Africa sono state diverse nell'arco di decine di migliaia di anni), e dunque nella storia di Homo Sapiens, che ha 250.000 anni, il cambiamento del colore della pelle è recentissimo e risale a circa 8.000 anni fa.
Tra le molte conferme del DNA, nel 2015 ci fu anche quella dell'American Association of Physical Anthropologists, dove venne identificata la mancanza di due geni, l'SLC24A5 e SLC45A2, che portò alla depigmentazione della pelle e a diventare bianchi. Altre cause della depigmentazione furono la sintesi della vitamina D in seguito al cambiamento della dieta, originariamente a base di pesce: la pelle si schiarì per produrla attraverso i raggi UVA, mentre in Africa era darwinianamente più vantaggioso proteggersi dai raggi solari con una pelle scura.
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