sabato 2 febbraio 2019

La Biblioteca di Alessandria


I primi ad incendiare la Biblioteca di Alessandria sono stati i cristiani al soldo di Cirillo che per questo infame disastro e per l'uccisione della filosofa e astrologa Ipazia Di Alessandria è stato dichiarato "dottore della Chiesa"

Creata nel 331 a.C., pochi anni dopo la fondazione della città da parte di Alessandro Magno, la biblioteca di Alessandria era destinata ad accogliere tutte le opere del sapere umano, di ogni epoca e di ogni Paese.

A metà del III secolo a.C., sotto la direzione del poeta Callimaco di Cirene, si pensa che la biblioteca ospitasse circa 490.000 volumi, e che fossero molti di più due secoli più tardi. Si tratta di cifre discusse, alle quali calcoli più prudenti tolgono uno zero.

Tuttavia, ci rendono l'idea della portata del disastro culturale rappresentato dalla completa distruzione di questi volumi, la cui causa è ancora oggetto di dibattito fra gli storici.

(Incisione raffigurante l'incendio che distrusse probabilmente parte della biblioteca nel 47 a.C., durante la guerra fra Cleopatra e suo fratello, 1876)

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