venerdì 4 gennaio 2019

I Beneandanti


Secondo la tradizione un Benandante non è altro che una persona nata ancora avvolto dal suo sacco amniotico . L’espressione “nato con la camicia” deriva proprio da questo... In seguito lo stesso sacco amniotico, o perlomeno una sua parte veniva benedetto e, sempre secondo le leggende, veniva cucito in un sacchettino da porre permanentemente al collo del predestinato.

Grazie a questa procedura il predestinato acquisiva i suoi poteri, ma c’è una regola da seguire sempre: il sacchetto non doveva mai essere perso altrimenti con esso si perdevano anche i poteri.

Sembra che questi predestinati al raggiungimento dell’età adulta fossero richiamati al loro dovere da parte del capo della congrega ed entrati a fare parte dei beneandanti diventano quindi una specie di stregoni “buoni” che si ritrovavano in convegni notturni volti a procurare fertilità. Il loro compito è quello di proteggere i villaggi dall’azione di streghe e stregoni ed erano gli unici che potevano estinguere il potere dei malocchi. Le testimonianze di alcuni di questi beneandanti raccontano che in determinate notti, coloro che erano stati scelti come benandanti erano in grado di fuoriuscire dai loro corpi, a volte sotto forma di nebbia altre volte prendendo l’aspetto di piccoli animali e in gruppo si riunivano per impedire i malefici degli stregoni voltati al male. Piccole battaglie notturne, in cui era come se si fronteggiassero due eserciti contrapposti, da un lato le streghe con le loro canne di sorgo contro i benandanti armati solo di rami di finocchio.

Battaglie combattute a suon di magia, combattimenti non riportati dalla storia ufficiale ma di cui nelle mattine invernali, nei falò notturni i contadini bisbigliavano tra loro mentre la paura dominava i cuori e le menti delle comunità agresti.

Gli scontri avvenivano durante periodi ben precisi: le notti delle quattro tempora, cioè gruppi particolari di giorni in cui un tempo si santificavano Dio e lo scorrere delle stagioni.

Secondo la tradizione popolare in caso di vittoria dei benandanti si sarebbe assistito a mesi di fortuna e prosperità, se invece avessero vinto gli stregoni malvagi allora in quel dato territorio gli abitanti sarebbero stati condannati a passare periodi di fame, morte e sfortuna.

E’ interessante sentire come un Beneandante descriverà il suo stato di trance al cospetto dell’Inquisizione “non si fa altro se non che lo spirito si parte dal corpo e va via… e se per caso mentre noi siamo fuori uno andasse con il lume e rimanesse a guardia del corpo lo spirito non rientrerebbe e se quel corpo apparendo morto, fosse posto sotto terra, lo spirito andrebbe vagando per il mondo fino a quell’ora che quel corpo deve morire”

Non era questo l’unico potere dei benandanti: erano anche in grado di vedere i morti, di ascoltare le loro voci. I benandanti sono anche legati alle Processioni dei Morti, sempre di origine contadina.

I beneandanti non sono solo maschi, T.G. Chanu riportata la testimonianza di una beneandante, la quale durante l’interrogatorio quando gli viene chiesto di confessare, rispose: “Non ho mai dato l’anima al diavolo, né rinnegato la fede in Gesù Cristo: sono beneandante.”, “era destino che lo diventassi, perchè chi nasce la notte di Natale, se è maschio sarà lupo mannaro e urlerà alla luna; se è femmina sarà strega o beneandante. […] Le streghe hanno rinnegato la Santa Madre Chiesa; io non l’ho mai fatto. Anzi, combatto ogni sorta di malvagità. E se so quello che so è perchè sono stata con loro, tutte in forma di gatte, io per difendere, le altre per offendere. […] Le streghe si riconoscono tra loro e sono riconosciute da noi, perchè sotto il naso hanno tutto un segno a forma di croce, che la gente comune non vede. Ci scontriamo, la notte, nel prato di Santa Caterina, di la del fiume, beneandanti e stregoni. Noi abbiamo bastoni di finocchio e sambuco, loro canne di sorgo turco e attizzatoi da forno. […] Quando hanno la meglio i beneandanti, il raccolto è buono e abbondante. Ma, se vincono gli altri la battaglia, allora c’è grande carestia.”

Nonostante i benandanti combattessero il male, la Santa Inquisizione li dichiarò eretici tra il 1570 e il 1670. La missione di questa congrega si fondava su culti pagani, che non potevano trovare un riscontro positivo nella Chiesa. Furono molti i processi giudiziari a cui furono sottoposti i benandanti, che col tempo erano divenuti essi stessi stregoni .Se prima erano visti come difensori della fertilità dei campi, più tardi, verso la fine del XVI secolo, erano riconosciuti come quelli che tolgono malocchio e fatture.

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