Si stima che nei tre secoli più attivi, dalla metà del ‘400 al '700, furono sterminati 9 milioni di innocenti, e la cosa peggiore è per l’80% si trattava di donne e bambine. I loro beni venivano confiscati al momento dell’accusa e l’intera famiglia di riflesso veniva spodestata di ogni bene.
Gran parte delle accuse erano dovute al desiderio di impossessarsi dei soldi di un proprietario terriero, oppure di eliminare una persona scomoda, o ancora per invidia. Le accuse erano le più disparate: stregoneria, provocare le tempeste e le carestie, essere indovini, essere guaritori manipolati del diavolo, praticare riti funerari non cristiani, ecc.. Ogni attività in contrasto con la Chiesa veniva utilizzata per accusare uno sventurato. Da qui viene l'enorme patrimonio immobiliare della Chiesa.
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