giovedì 27 febbraio 2020

la Dea Kali

Kali è forse la Dea più nota del pantheon induista, è la Dea dell'energia femminile attiva e dirompente, dalla potenza inarrestabile, erede dell'antica Dea della morte e della trasformazione.
Fra i suoi nomi abbiamo: Bhairavi – la spaventosa – Chamunda – il killer – Chandi – l’aggressiva – Jari-Mari – La calda-fredda

Kali è innanzitutto una Dea attiva, un femminile che è forza, uno degli aspetti di Shakti, la Dea dell'energia e del mutamento.
E' importatnte sottolineare che nel pensiero religioso e filosofico induista gli archetipi del maschile e del femminile si presentano in modo per molti versi opposto rispetto alla nostra cultura: al maschile e agli Dei maschi appartiene la passività, mentre la funzione attiva, espressiva, appartiene al femminile e alle Dee.

L'India è uno di quei rari luoghi in cui nella nostra epoca la Dea è ancora presente e oggetto di culto: Ella si mostra nell'induismo con volti e figure diverse, pur essendo in qualche modo sempre una, l'antica Dea, Devi(1).
Volti e figure che si intrecciano fra loro, mai statici, spesso mescolati, tanto che chi li studia fatica a trovare, guardando da vicino, i confini tra l'una e l'altra Dea, tanto spesso le forme di una comprendono gli attributi di un'altra e variando da regione a regione si confondono.
Ma non è così che accade, da sempre, per la Dea, cangiante e molteplice, una e inesauribile?

Con il nome Shakti, governa l'energia materiale, attiva, creativa, perennemente in mutamento.
Come Parvati, rappresenta il principio primo che si manifesta nel mondo.
Come Durga, Dea guerriera, ci viene incontro con impeto e potenza.
Con il nome di Lakshmi, porta con sé dolcezza e infinita abbondanza.
Come Radha, è l'amore divino, essenza di ogni relazione, potenza di piacere.
Saraswati, Ella canta il suono creativo della vibrazione eterna.

E ancora si manifesta con mille altri nomi e forme: Sita, Tara, Gayatri, Sati, Uma, Aditi....

E infine Kali, la più nota, come abbiamo detto, la più misteriosa, la più intensa, la più adorata.

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