Medusa : Michelangelo Merisi da Caravaggio - 1597 ca. - olio su tela - Galleria degli Uffizi, Firenze |
Medusa è un mostro della mitologia greca, figlia di Forco e di Ceto. Era una delle Gorgoni, insieme a Steno ed Euriale, e l'unica a non essere immortale. Nelle rappresentazioni più antiche ella era orrenda, esattamente come le sue sorelle Steno ed Euriale. In versioni più recenti tuttavia (Pindaro, Ovidio) Medusa è stata considerata come una donna bellissima che riusciva ad affascinare gli uomini che non riuscendo a trattenersi si voltavano e la guardavano, trasformandosi in pietra.
Era un mostro, di aspetto terribile, con la testa cinta di serpenti, zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d’oro, occhi scintillanti e sguardo che impietriva. Perseo, venuto per ucciderla su ordine di Polidette, tiranno di Serifo, o di Atena, le tagliò la testa mentre Medusa dormiva, sollevandosi in aria con i sandali alati e servendosi dello scudo come di uno specchio per evitarne lo sguardo terribile. Dal suo capo uscirono il cavallo Pegaso e Crisaore. Atena poi ne fissò la testa al centro dell’egida sul suo petto (o sul suo scudo) e Perseo ne raccolse il sangue: velenoso quello sgorgato dalla vena sinistra, rimedio risuscitatore dei morti quello della vena destra.
La leggenda più tarda fece di Medusa una fanciulla rivale di Atena per la bellezza della chioma, che la dea punì cambiandone i capelli in serpenti, o anche una fanciulla che, violata da Poseidone in un tempio della dea, fu punita per il sacrilegio.
L’effigie riprodotta dai fonditori di artiglieria dell’epoca moderna per abbellimento, è divenuta poi simbolo dell’arma d’artiglieria e adoperata come fregio della bandoliera di parata e delle gualdrappe per cavalli.
Inoltre, la sua testa continuava a rendere di pietra chiunque la guardasse anche dopo essere stata staccata dal corpo: Perseo, infatti, la mostrò ad Atlante che diventò il monte omonimo, quindi a Fineo (o Agenore) e duecento dei suoi seguaci durante lo scontro armato per la mano di Andromeda. Inoltre usò la testa della gorgone anche per riscattare la madre, tenuta prigioniera dal perfido re Polidette.
Infine, la testa di Medusa fu donata da Perseo ad Atena, che gli aveva donato lo specchio riflettente con il quale aveva potuto affrontare Medusa senza guardarla direttamente negli occhi e senza così essere pietrificato; Atena, ricevutala in dono, la pose al centro della propria Egida fondendola con essa, lo scudo così assunse la capacità di ridurre in pietra chiunque.
Secondo una variante Perseo seppellì la testa ad Argo.
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