domenica 22 marzo 2020

D come Danae


Secondo il mito greco, la bellissima Danae fu rinchiusa in una torre di bronzo dal padre Acrisio, re di Argo per tenere lontani i suoi corteggiatori. Secondo una profezia infatti, se questo non fosse avvenuto, Acrisio sarebbe stato ucciso dal nipote. Zeus però non si rassegnò, e penetrò nella torre sotto forma di nuvola. Per mezzo di una pioggia dorata, fecondò Danae. Da tale unione, nacque Perseo.
Gustav Klimt realizza questo dipinto raccontando l'episodio proprio come se si fosse svolto in un sogno: Danae viene colta mentre sta dormendo e la pioggia dorata la sta per fecondare. Viene rappresentata in un sonno profondo, con la bocca semiaperta, ma in realtà si può notare come quello sia esattamente il momento in cui sta per raggiungere l'estasi amorosa: questo lo deduciamo dalla mano, che mostra una lieve contrazione.
La pioggia dorata che usa Klimt è in realtà un espediente per narrare l'istintività della donna, che secondo il pittore è una delle prerogative del femminile, più vicino al mondo naturale. Questo si evince ancora di più dalla posizione in cui Klimt raffigura Danae, una posizione fetale, proprio come se la donna si trovasse in un utero materno.

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