Un altro mito racconta di come Iside ruba il potere a Ra. La dea inventa un serpente velenoso, il cobra, e fa sì che Ra ne venga morso. Avvelenato, Ra è in preda agli spasmi e al dolore, e implora Iside, che è maga e guaritrice, di salvarlo. Ma Iside gli dice che perché la magia funzioni, le serve conoscere il nome segreto di Ra (nell’Antico Egitto, ogni dio così come ogni persona aveva un nome pubblico e un nome segreto, depositario dell’anima e del potere dell’individuo). Sul punto di morire, Ra bisbiglia nell’orecchio di Iside il suo nome segreto. Lei lo salva dal veleno ma da quel momento in avanti possiede il suo potere. E’ così che il suo sposo Osiride sostituisce Ra e diviene re dell’Egitto.
Maga potente, guaritrice, fedelissima madre-sorella-sposa, Iside cambia forma e non perde mai la speranza. Incarnando l’archetipo della buona moglie e della protettrice dell’ordine, Iside è sempre compresa ed è risultata gradita, facilmente assimilabile presso tutte le religioni del patriarcato, dall’Antico Egitto fino al cristianesimo. E’ simbolo di una femminilità potente ma domestica, felice di ricoprire il ruolo di sposa o di madre del sovrano, proteggendo il suo potere con la sua magia bianca.
Iside rappresenta il lato generoso e complementare della nostra femminilità. E’ la compagna fedele, la complice astuta, colei che non desidera il potere per sé ma per l’amato, e proprio così diviene protagonista indiscussa, salvatrice, eroina splendente.
Iside rappresenta anche l’Anima junghiana, la parte femminile dell’uomo che, se propriamente integrata nell’Io, gli permette di raggiungere appieno la sua sovranità sulla psiche (l’imprescindibile conjunctio oppositorum della via alchemica).
E’ una delle poche dee che non solo sono “sopravvissute” al patriarcato ma anzi, hanno prosperato, facendo innamorare di sé tanto gli uomini quanto le donne. Questo perché Iside rappresenta una femminilità consapevole e dolce, in pace con se stessa, dotata di un grande potere che amministra con un amore ancora più grande. Rifiuta di uccidere e il male che compie è sempre a fin di bene. E’ soprattutto una Grande Madre e ci mostra il suo volto rassicurante e protettivo, immenso come quello della Luna.
Iside è fonte di potere e di serenità allo stesso tempo. Questa è la sua grandezza. E’ la Regina per eccellenza, la madre di Re, che ha risolto e superato il conflitto con il maschile senza rinunciare nemmeno a un grammo del suo splendore. Iside ci dimostra che possiamo accettare e amare la parte maschile che portiamo dentro di noi, fondendola con quella femminile in un amplesso sacro e fertile. Ci mostra come maschile e femminile siano diversi eppure indispensabili l’uno all’altra. Simbolo di ciò è l’unione tantrica, matrimonio alchemico oltre la vita e la morte che celebra con il suo sposo Osiride, dopo che lui è risorto grazie al rituale dell’imbalsamazione. Da questa unione nasce Horus, figlio divino destinato a divenire Re.
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