Betsabea (in ebraico בת שבע bath sheba’, che significa "settima figlia" o "figlia del giuramento") era dapprima la moglie di Uria l'Ittita e più tardi del re Davide, cui partorì due figli, il secondo dei quali fu Salomone. La Bibbia parla di lei soprattutto nel Secondo libro di Samuele e nel Primo libro dei Re.
Narrano le Sacre Scritture che un giorno il re Davide, passeggiando sulla terrazza del suo palazzo, vede Betsabea fare il bagno. Anche se è a conoscenza che ella è moglie di Uria, uno dei suoi soldati attualmente impegnato in guerra, s'invaghisce di lei, la fa portare nel suo palazzo e la mette incinta. Davide richiama Uria dalla guerra affinché egli dorma con la propria moglie, ma il soldato si rifiuta di dormire a casa propria e giacere con la donna mentre i suoi uomini patiscono in guerra. Il piano di Davide di far credere che sia Uria il padre del bambino fallisce. Perciò il re comanda al suo generale Joab di sferrare un attacco e ordina di mettere Uria in prima fila. Uria muore durante l'attacco e Davide è libero di prendere in moglie Betsabea.
A questo punto interviene il profeta Natan, inviato da Dio, che rimprovera Davide per aver causato la morte di Uria per poter prendere in moglie Betsabea. Davide si pente del male fatto e chiede perdono al Signore. Dio perdona Davide anche se il figlio nato da Betsabea, come castigo, muore dopo pochi giorni. Dopo questo figlio, morto prematuramente, Davide e Betsabea hanno un secondo figlio, Salomone, che diventa il prediletto di David e gli succederà sul trono.
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